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“Pensieri per la domenica” di Sergio Pacciani su Toscana Oggi

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aprile 23, 2018 by MdF

Suggeriamo a tutti i nostri amici la lettura della bellissima recensione che Giovanni Pallanti ha dedicato a “Pensieri per la domenica”, di don Sergio Pacciani.

“Pensieri per la domenica: le omelie del prete pittore” di Giovanni Pallanti

Don Sergio Pacciani ha pubblicato, pochi mesi fa, un volume di 446 pagine:”Pensieri per la domenica” edito da Masso delle Fate. Si tratta di un ciclo triennale di omelie dal 2012 al 2014. Sono omelie della domenica che hanno tre caratteristiche molto positive: sono chiare, relativamente brevi e ricche di spunti teologici che fanno riflettere come raramente avviene. Papa Francesco, infatti, ha più volte detto che i sacerdoti, nelle omelie, sono spesso lunghi e noiosi. Questo non è il caso di done Sergio Pacciani. Per lungo tempo don Pacciani è stato direttore dell’Ufficio Diocesano per l’Arte Sacra di Firenze svolgendo un lavoro prezioso in collaborazione con le Soprintendenze fiorentine ai Beni Culturali. Don Pacciani è stato fondamentale per la realizzazione di musei locali di arte sacra di Lastra a Signa, San Casciano Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa,Certaldo, Montespertoli, Castelfiorentino, San Donnino a Campi e del Museo Diocesano di Firenze in Santo Stefano al Ponte di cui è stato responsabile per oltre trent’anni. Dipinge dal 1958. Essendo nato a Firenze nel 1933, le sue prime pitture le ha realizzate a 25 anni. Della sua opera pittorica si è occupato il poeta Mario Luzi. In questo suo percorso esistenziale e sacerdotale, don Pacciani non ha perso di vista il valore della parola. Soprattutto di quella pronunciata dall’altare. Nell’omelia della domenica 11 novembre 2012, diceva: “C’è una grave dicotomia nel presentare il criterio di lettura di libra che appartengono alla “Letteratura” ebraica e a quella cristiana: il criterio storico scientifico degli addetti ai lavori (biblisti) e quello popolare e superficiale per tutti gli altri. Se nel passato – dice don Pacciani – questo secondo tipo di metodologia legato a mancanza di mezzi di analisi, di conoscenze linguistiche, ambientali e culturali, poteva essere giustificato, come si sono giustificate le traduzioni ad hoc e le interpolazioni nei testi, sufficienti a ribaltare e falsificare lo stesso pensiero di Gesù o di San Paolo, come, del resto, secoli di arti figurative che hanno illustrato mettendo in evidenza soltanto la cultura occidentale che ha “travestito” in ogni senso tutti i personaggi biblici e costringendo a leggere la traduzione latina di testi ebraici o greci, spesso non attendibile, insistere su questo oggi corrisponde al classico usi di due pesi e due misure e rappresenta un insulto alla Parola stessa”. In questo brano di omelia c’è tutto il rigore teologico e scientifico di don Pacciani nell’annuncio della Parola di Dio. Dopo avere scorso le oltre 400 pagine del libro di don Sergio, si può ben dire che egli appartiene ad una ristretta cerchia di sacerdoti che riescono a pronunciare le omelie senza aggiungere fantastiche interpretazioni, senza annoiare chi le ascolta annunciando con efficacia gli insegnamenti del Vangelo.

pacciani

 


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